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Il funzionamento del cervello adolescente Verona
Il funzionamento del cervello adolescente
Disregolazione e noia

La parola Adolescenza deriva dal latino “adolescens, -enti” e significa “crescere”. Questo momento evolutivo è infatti un momento di crescita che permette il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta.

Ciò che permette al bambino di passare dalla fanciullezza all’età adolescenziale sono aspetti psicologici e fisici, influenzati poi da aspetti sociali e culturali.

Andiamo quindi ad individuare le origini neurobiologiche di disregolazione e noia, due grandi tematiche che, appunto in quanto parte della maturazione cerebrale, coinvolgono tutti gli adolescenti.

Come mai gli adolescenti si disregolano più facilmente?

La prima cosa da tenere presente rispetto agli adolescenti, è la loro tendenza a disregolarsi più facilmente.

Per comprendere cos’è la disregolazione emotiva, partiamo dal concetto di regolazione emotiva.

La regolazione emotiva è l’insieme dei processi di monitoraggio, della valutazione e della modifica delle reazioni emotive (in particolare intensità e temporalità), al fine di realizzare i propri scopi (Thompson, 1994).
In adolescenza l’incompleta maturazione delle aree pre-frontali comporta una diminuzione delle capacità cognitive di regolazione delle emozioni (Siegel, 2013) e rendono difficile la valutazione dei rischi e la regolazione delle emozioni. Questo comporta:

  • Una maggior tendenza all’impulsività;
  • Aumenta l’attività delle aree sottocorticali (regioni limbiche e tronco encefalico), non ancora pienamente regolata dalla funzione inibitoria delle zone corticali;
  • Il processo decisionale tende a non emergere da una valutazione logica del rapporto rischi/benefici.

Tutti questi elementi predispongono quindi l’adolescente alla ricerca di novità, esplorazione creativa, coinvolgimento sociale, ma può portare anche alla disregolazione emotiva.

Questa è quindi una fase di vita caratterizzata da creatività e grandi possibilità di cambiamento. A livello relazionale, gli adolescenti cominciano a vivere più intensamente il rapporto con i coetanei. La tendenza alla disregolazione emotiva porta però a una difficoltà dell’adolescente di saper riconoscere e regolare le proprie emozioni aumentandole o diminuendole, sia che esse siano positive o negative.

Il ruolo della dopamina

La dopamina è un neurotrasmettitore legato alla regolazione del tono dell’umore e al circuito della ricompensa, oltre che la concentrazione, l’attenzione, l’euforia, l’attività psicomotoria, l’energia, le motivazioni e le funzioni cognitive.

Durante l’adolescenza i circuiti cerebrali che utilizzano la dopamina intensificano la loro attività  ma in adolescenza il livello dopaminergico è fisiologicamente più basso che in altri momenti della vita.

Il basso livello di dopamina che fisiologicamente si trova nell’adolescente, lo porta a sentirsi «annoiato»:

  1. È attratto da attività eccitanti;
  2. Si sente spinto a ricercare questa gratificazioni positive in attività che possono procurarla;
  3. Viene alimentato il circuito neuronale della ricompensa;
  4. Tende a sottostimare i rischi di attività o stimoli ricercati;
  5. Aumenta l’impulsività e il rischio di sviluppare dipendenze da sostanze che rilasciano alti livelli di dopamina.

È in questa fase di vita infatti che nascono le prime dipendenze, ad esempio da sigarette o da internet, e la ricerca di stimoli eccitanti porta i ragazzi ad essere impulsivi, senza tener conto delle conseguenze. Un altro elemento tipico è la fatica a immaginarsi e progettare a lungo termine: l’attimo è il tutto e il futuro un immaginario nebuloso.

Questi sono elementi neurofisiologici e ci permettono di comprendere quanto l’adolescente sia fisiologicamente portato a tutta una serie di problematiche. La cosa importante è saper riconoscere quando la disregolazione e la ricerca di emozioni forti diventa eccessiva, chiedendo quindi aiuto.

Bibliografia

Siegel D.J. (2013). Brainstorm: The power and purpose of the teenage brain. London: Penguin.

Thompson R.A. (1994). Emotion regulation: A theme in search of definition. Monographs of the Society for Research in Child Development, 59: 24-52.

Dott.ssa Fabiana Zermiani
Psicologa Psicoterapeuta Verona


Dott.ssa Fabiana Zermiani Psicologa Psicoterapeuta
Verona, San Bonifacio e Vicenza

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Iscritta all’all’Ordine degli psicologi del Veneto col n.7864 sezione A dal 16/03/2011
Laurea triennale in Psicologia della personalità e delle relazioni interpersonali, Specializzazione in Psicologia clinico dinamica presso l’Universita degli Studi di Padova
P.I. 04126300237

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