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Dipendenza affettiva Verona
"Io che non vivo più di un'ora senza te"
Riconoscere la dipendenza affettiva

Tutti noi, all’interno del nostro percorso di vita, sperimentiamo una parte di dipendenza affettiva. Questo deriva dal fatto che viviamo in relazione con gli altri e questo ci porta a innamorarci, a prenderci cura  degli altri e che gli altri si prendano cura di noi. In Analisi Transazionale si parla di Carezze: abbiamo bisogni di stimoli fisici e mentale e siamo portati a cercare riconoscimenti dagli altri (Ciao!...E poi?)

Ma cosa succede quando la dipendenza affettiva diventa patologica? Quando diventa eccessivo il bisogno di essere accuditi?

A volte, la fisiologica dipendenza relazionale diventa una dipendenza affettiva, e da questa nasce l’uso per il titolo di questo articolo la canzone di Pino Donaggio del 1965 “io che non vivo più di un’ora senza te”.

Caratteristiche del disturbo dipendente di personalità

Il DSM-5 (APA 2014), indica alcuni criteri diagnostici per individuare il disturbo dipendente di personalità. Lo definisce infatti “Una situazione pervasiva ed eccessiva di necessità di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, che compare nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti”.

Per dare diagnosi di disturbo dipendente di personalità, una persona deve avere almeno cinque di queste otto caratteristiche:

  1. può avere difficoltà a prendere le decisioni quotidiane senza richiedere una eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni da parte degli altri;
  2. ha bisogno che siano gli altri ad assumersi le responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita;
  3. ha difficoltà a dire di essere in disaccordo con gli altri, per il timore di perdere supporto o approvazione (non include i timori realistici di punizioni);
  4. ha difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per una mancanza di fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacità piuttosto che per la mancanza di motivazione o di energia);
  5. può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto da altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli;
  6. si sente a disagio o indifeso quando è solo per timori esagerati di non essere in grado di provvedere a sé;
  7. quando termina una relazione intima, ricerca con urgenza un’altra relazione come fonte di accudimento e di supporto;
  8. si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato/a a prendersi cura di sé.
Cosa fare per la dipendenza affettiva
  • Il primo passo per poter affrontare la dipendenza affettiva è essere consapevoli di avere un malessere e voler prendersene cura;
  • Fare un percorso di psicoterapia con un terapeuta formato per l’aiuto nella dipendenza affettiva;
  • Comprendere i meccanismi della propria dipendenza affettiva e rimettersi al centro della propria vita.

Dott.ssa Fabiana Zermiani
Psicologa Psicoterapeuta Verona


Dott.ssa Fabiana Zermiani Psicologa Psicoterapeuta
Verona, San Bonifacio e Vicenza

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Iscritta all’all’Ordine degli psicologi del Veneto col n.7864 sezione A dal 16/03/2011
Laurea triennale in Psicologia della personalità e delle relazioni interpersonali, Specializzazione in Psicologia clinico dinamica presso l’Universita degli Studi di Padova
P.I. 04126300237

AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non vanno utilizzate come strumento di autodiagnosi o di automedicazione. I consigli forniti via web o email vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento. La visita psicologica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.

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